Il Tabernacolo della Chiesa di Sant’Antonino di Fara Sabina sarà restaurato grazie all’Accademia del Peperoncino di Rieti e Fara Sabina e agli Artisti della Solidarietà
Obiettivo raggiunto: il Tabernacolo del Vignola della Collegiata di Sant’Antonino di Fara Sabina sarà restaurato grazie ai fondi raccolti dall’iniziativa dell’Accademia del Peperoncino, delegazione di Rieti 2.0 e delegazione di Fara Sabina con la collaborazione dagli Artisti della Solidarietà.
Sabato 11 novembre si è tenuta la conviviale dell’Accademia del Peperoncino presso l’Agriturismo “Borghetto D’Arci”, nel corso della quale sono state assegnate definitivamente le opere messe all’asta nella mostra che si è tenuta nei giorni precedenti presso la Biblioteca Comunale di Fara Sabina a Passo Corese.
Nel corso della serata condotta da Livio Rositani, Presidente dell’Accademia del Peperoncino di Rieti e Renzo Simonetti, della delegazione dell’Accademia del Peperoncino di Fara Sabina e Gianni Turina – curatore della mostra e componente del Comitato Distrettuale Lions 108L “Artisti della Solidarietà” –, alla quale ha partecipato, tra gli altri, anche il Sindaco di Fara Sabina e Presidente della Provincia, Roberta Cuneo e il Vicesindaco di Fara Sabina, Simone Fratini – che hanno contribuito significativamente al risultato – sono state assegnate ulteriori 18 opere che si sommano a quelle battute all’asta nel corso dell’ultima Fiera Mondiale Campionaria del Peperoncino andata in scena dal 30 agosto al 3 settembre scorsi a Rieti. Grazie all’iniziativa dell’Accademia del Peperoncino, dapprima nel corso dell’evento reatino e successivamente con la mostra organizzata a Fara Sabina, è stato dunque raggiunto l’intero importo necessario per il restauro del Tabernacolo.
“Siamo orgogliosi della risposta alla nostra iniziativa – dichiarano Livio Rositani e Gianni Turina – Ringraziamo tutti coloro che, anche quest’anno, hanno contribuito all’obiettivo e possiamo annunciare che già nei prossimi giorni si terrà un sopralluogo finalizzato all’avvio dei lavori di restauro del Tabernacolo della collegiata di Sant’Antonino”.